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Valori persi

Autore: Nunzio Cocivera
nunziococivera@tiscalinet.it

Commedia per la scuola.
I personaggi sono più o meno 15, più una maestra,
che può anche essere impersonata da qualche bambino/a più grande o più spigliato.

In una scuola della Sicilia nel 1996.

Personaggi: Maestra e più di 15 bambini, segnati da numeri o nomi.


Maestra: Bene, buongiorno bambini. Oggi, dibattito inchiesta sulla scuola e sui diritti ed i valori che si sono persi. Chi di voi vuole cominciare?

1) : Io vorrei dire che molti bambini, in Italia e nel mondo, hanno perso il diritto allo studio.

Maestra: Bene, sentiamo.

1) : Dunque, esistono delle leggi che ci danno questo diritto; nonostante ciò il tasso di scolarità è bassissimo in Italia, che in teoria è un paese ricco; un bambino su sette è povero e non studia.

Maestra: Vero. Pur essendoci leggi in materia, restano inapplicate e tutt'oggi, nel 1996, molti bambini non completano neanche la scuola dell'obbligo. Solo nel napoletano, sono 60.000 i bambini che non hanno preso la licenza media nell'anno passato. Agli stessi livelli si trova la Sicilia. Perché?

1) : I motivi sono tanti, ne elenco alcuni: il contesto familiare; le strutture a volte precarie e inadeguate; la poca importanza data alla cultura; una classe politica non sempre all'altezza.

2) : Vero. Ma, mentre nel passato in certe famiglie il diritto allo studio era negato dai genitori stessi, soprattutto alle femmine, perché erano destinate a fare "fighi e pitighi" (cucinare e procreare), e perciò non serviva lo studio, oggi non si studia per altri motivi.

Maestra: Dai dati Unicef del 1994, sono 130 milioni i bambini nel mondo che non riescono a studiare; e di questi un terzo sono bambine, per via di quella mentalità secondo la quale alle bimbe lo studio non serve.

1) : Nel nostro caso è lo Stato che dovrebbe garantirci, in teoria, questo diritto, ma non ci riesce. In troppi casi le strutture, ove ci sono, sono fatiscenti e carenti.

2) : E ove manca la scuola si perdono altri valori.

Maestra: Bene, quali altri valori si sono persi o si stanno perdendo?

3) : L'emancipazione, la libertà!

Maestra: Perché credi che si perdano questi due valori?

3) : Perché una persona ignorante quasi mai riuscirà ad emanciparsi, tranne in pochi singoli casi.

4) : E perché citi pure la libertà?

3) : Perché nell'ignoranza vi sono dei limiti, in tutte le cose vi sono dei limiti, ma nell'ignoranza i limiti sono illimitati.

4) ; Perché illimitati?

3) : Per un ignorante è un problema il lavoro, può farne solo alcuni tipi; già questo è un limite.

4) : In qualche caso può essere usato e sfruttato nel lavoro nero.

1) : In troppe zone, nelle quali il territorio è sfuggito al controllo dello Stato, la scuola è in pericolo, e con lei le sue istituzioni e la stessa cultura.

Maestra: Anche ciò accade spesso!

5) : Un ignorante può essere plagiato, deviato, da altre persone più istruite, e portato a commettere crimini di vario genere.

4) : Dunque l'ignoranza fa male.

5) : Certo! Nell'ignoranza c'è povertà di idee e di valori. Non si riescono a capire le parole Solidarietà e Tolleranza.

Maestra: Bene, abbiamo messo in evidenza che già la mancanza dello studio fa perdere dei valori e dei diritti.

6) : Certo, però anche a molte persone istruite manca il lavoro.

Maestra: Questo è vero, il diritto al lavoro lo sancisce la Costituzione Italiana per tutti; in teoria lo Stato dovrebbe garantirci, ma non sempre può e riesce a farlo.

6) : E già si perde il diritto al lavoro.

7) : Ma il lavoro non può darlo solo lo Stato; è innegabile che, se ci si affida solo allo Stato, non c'è via d'uscita.

6) : E allora?

7) : Allora, una classe di gente istruita pensa, crea e crea anche posti di lavoro.

6) : Bene, dunque dall'istruzione si può accedere a più diritti.

8) : Certo, perché nella povertà di idee a di cultura si è poveri di valori, a volte anche morali.

9) : Esatto! Si può affermare che l'istruzione è collegata ai diritti e ai valori che si riesce ad avere.

Maestra: Bene, bravi! State affrontando i passi giusti, e mettete a nudo il problema di alcuni diritti e valori persi.

9) : Qui si parla solo di diritti e di doveri?

10) : Anche quelli si imparano se si è istruiti. Da ignorante a volte si ignorano i diritti e anche i doveri.

9) : Ma i diritti che si hanno vanno di pari passo con i doveri; se un uomo riesce a capire i suoi doveri e anche i suoi diritti può essere libero, e si è liberi se si è informati, istruiti.

10) : Giusto! Vi sono leggi da rispettare, regole da imparare e valori morali, civili, che si imparano a scuola o in famiglia.

11) : Mio nonno, ad esempio, non ha studiato, ma credo che certi valori morali li abbia sempre avuti: il rispetto per i genitori, i nonni e anche il suo prossimo. Oggi questi valori all'interno delle famiglie, in molti, troppi casi, non esistono. Basta vedere e sentire i giovani di oggi come trattano i genitori.

9) : Vero. Parole e gesti che i nostri padri non avrebbero mai avuto nei riguardi dei loro genitori, impensabili!

11) : E che dire dei nonni, dei vecchi? Oggi li si emargina sempre più in ospizi, in case di cura.

Maestra: Bella domanda: perché ciò accade oggi?

4) : Perché oggi ci sono ospizi e case di cura. Anni fa non c'erano!

7) : Perché anni fa non c'erano? Eppure i vecchi ci sono da sempre.

11) : Una volta le famiglie vivevano tutte insieme, nonni, padri e figli.

Maestra: Bene, sono emerse altre sfumature. Dunque una volta certi valori si imparavano in seno alla famiglia; le famiglie erano patriarcali avevano regole e valori morali ormai lontani.

11) : Allora mio nonno, non avendo studiato, ha imparato in famiglia i valori morali e civili.

12) : La famiglia in troppi casi è un valore perso, si è disgregata.

13) : Oppure in molti casi si crede e si vive per altro valori e altri doveri; per cui non è più un dovere accudire un nonno, un padre.

14) : Apposta è stato coniato il detto popolare, che dice: "UN PATRI CAMPA 100 FIGGHI, MA 100 FIGGHI NON CAMPANU UN PATRI" (un padre cura 100 figli, ma 100 figli non sanno curare un padre).

Maestra: Bene, anche questo detto sta ad evidenziare che si è perso il valore morale dell'amore per la famiglia e il rispetto dei genitori.

3) : Qui emerge una contraddizione.

8) : Quale?

3) : Nell'ignoranza dei nostri antenati vi era una famiglia con una morale e con un'unione, che ora è persa.

14) : Con l'istruzione allora si è un po' smarrita la famiglia patriarcale e certi valori familiari.

15) : Vero, però nelle famiglie patriarcali era quasi sempre il patriarca che dettava le regole; e anche in quel caso vi erano dei valori persi, come la libertà personale!

Maestra: Bene, abbiamo fatto un'analisi generale di alcuni valori persi. In ultimo è emerso che alcuni valori si perdono se si perde lo studio ed il diritto allo studio.

12) : E, perdendo in seno alla famiglia certi insegnamenti collegati a quelli persi, a scuola si è sbandati e impreparati anche ad affrontare i pericoli che, nel bene e nel male, la vita ci presenta.

15) : Bene, abbiamo stabilito che si perdono dei valori nei vuoti delle famiglie e nella mancanza di istruzione.

1) : Allora, se si è poveri di valori, ignoranti, si è facile preda di frange deviate, che nell'ignoranza attingono manovalanza che priva di valori morali e di cultura. Viene sfruttata per vie illegali, e in quel caso la legalità perde territorialità.

14) : Bene, è assodato che dove la scolarità è più bassa vi è ignoranza.

15) : E dove c'è ignoranza, c'è povertà; e nella povertà vive l'illegalità.

4) : E anche la scuola perde; perde il territorio scolastico.

3) : E in molti casi il territorio è perso anche dalle istituzioni, e non solo scolastiche.

2) : E in quel caso si perdono altri valori.

10) : E allora che fare?

Maestra: Invertire la rotta, garantire a tutti il diritto allo studio e farlo rispettare.

1) : Da chi e come?

Maestra: Se la scuola si impegna, con la collaborazione delle famiglie potremo migliorare le cose e usare le istituzioni per salvarci da quelle oscure ombre che ci coprono gli occhi.

14) : Allora, ancora non si può muovere le coscienze e cambiare le cose.

Maestra: Se ognuno, nel suo piccolo, muove il primo passo alla ricerca dei valori smarriti, potremo ritrovarli. Allora, ditelo in coro: POSSIAMO RITROVARLI!

Tutti: Possiamo ritrovarli.

Maestra: Cosa?

Tutti: I valori persi.

Maestra: Possiamo ritrovarla!

Tutti: Cosa?

Maestra: L'istruzione!

Tutti: Possiamo ritrovare!

Maestra: Cosa?

Tutti : La legalità.

 

F I N E